Le professioni intellettuali in ambito agricolo nascono agli inizi del ‘900 quando viene riconosciuta l’importanza dell’innovazione in agricoltura da affidare ad un ruolo tecnico, diverso dal proprietario della terra e dal contadino che vi lavora.
Forme di istruzione superiore (Regi Istituti Superiori di Agricoltura) e le conseguenti attività di divulgazione delle innovazioni tecniche (Cattedre Ambulanti di Agricoltura) erano già presenti dalla fine dell’Ottocento e avevano via via sancito che per lo sviluppo del Paese un ruolo chiave dovesse essere esercitato dalle professioni intellettuali in ambito agricolo.
Nel corso degli anni venti, nell’ambito di un regime autoritario, si erano ricondotte tutte le forme
aggregative alle Corporazioni. E’ in questo clima che viene istituito, con il Regio Decreto 2248 del 25 novembre 1929, il Regolamento per l’esercizio professionale dei dottori in scienze agrarie.
Nell’archivio dell’Ordine di Torino ritroviamo l’Albo in cui sono stati registrati i primi agronomi a partite dal n. 1: il collega Annibale Balzanelli agronomo di Sua Maestà, iscritto il 24 ottobre 1930, a cui seguono, per citare alcuni tra i primi colleghi illustri: Giacomo Piccarolo al n. 8 alla direzione dell’Istituto per la Pioppicoltura di Casale Monferrato prima e in seguito dell’Istituto Piante da Legno della Burgo; Giovanni Jacometti al n. 19, direttore del Podere Pignatelli di Villafranca Piemonte dove venne selezionato il clone di pioppo I214; Vittorino Vezzani al n. 6, direttore della Stazione sperimentale zootecnica di Sauze d’Oulx; Fausto Maria Pastorini al n. 54, responsabile dell’informazione radiofonica di Radio Rurale.
Le prime agronome compaio negli anni ’50 e sono Elena Ottolenghi Finzi al n. 81, Gisella Bressy al n. 82, Auxilia Maria Teresa an n. 84, Luciana Quagliotti al n. 98 e Nella Fubini al n. 119 (ad oggi iscritta emerita), ed esercitano l’insegnamento alle superiori e all’Università, ad eccezione della collega Bressy impiegata presso l’Istituto Piante da Legno delle Cartiere Burgo.
Negli anni ’70 tra gli iscritti compare il professor Alberto Hoffman, dottore in scienze forestali, e si inaugura così la sezione dei dottori forestali che in quel periodo è di tre iscritti.
Dalla metà degli anni ’80, con la nascita di un corso di laurea in Scienze Forestali a Torino aumentano notevolmente i dottori forestali, fino alla situazione odierna in cui la base degli iscritti è rappresentata per metà da dottori forestali.
Solo con il dopoguerra hanno preso avvio le procedure elettive degli Ordini, come previste dalla Legge del ’29, e si sono succedute le consigliature (inizialmente triennali e poi quadriennali dal 2005) con l’elezione dei Presidenti, come indicato nella tabella sottostante:
CONSIGLIATURA | PRESIDENZA |
Fino alla fine del 1952 | Giovanni Motta – n. 10 |
Dal 1953 al 1973 Dal 1964: 7 consiglieri | Carlo Sari – n. 23 |
73-76 | Carlo Sari (deceduto nel 1974) Carlo Rava |
76-79 | Carlo Rava – n. 4 |
79-82 | Enrico Chiarle – n. 57 |
82-85 | Enrico Chiarle (dimissioni gennaio 83) Agostino Tarditi – n. 169 (consigliere nazionale dal 1° agosto 1985) Aldo Marco Orsi – n. 220 |
85-88 | Aldo Marco Orsi – n. 220 |
88-91 | Marco Lo Bue – n. 278 |
91-94 | Franco Noce – n. 259 |
94-97 | Bernardino Ambrosio – n. 231 |
97-2000 | Bernardino Ambrosio – n. 231 |
2000-2003 proroga a ottobre 2005 | Luca Varetto – n. 383 |
2005-2009 Quadrienni e 9 consiglieri | Giorgio Uliana – n. 471 primo presidente forestale |
2009-2013 | Giampaolo Bruno – n. 626 |
2013-2017 | Massimo Tirone – n. 428 |
2017-2021 | Fulvio Anselmo – n. 664 |
2021-2025 | Fernanda Giorda – n. 628 |
Quale sarà il futuro dell’Ordine di Torino?
Nell’Assemblea del 2024 abbiamo illustrato la Storia dell’Ordine fino ad oggi, e abbiamo ipotizzato una possibile evoluzione futura.
Si allega la presentazione “Ordine TO ieri, oggi e domani”.